Lo sguardo educato (1)

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di Nikla Cingolani Nikla ritratto

Storia della visione attraverso i dispositivi tecnologi che hanno cambiato lo sguardo.

Guardare, essere guardati, guardarsi per farsi guardare. Stiamo vivendo un’epoca in cui la “febbre visiva” ha contagiato l’intero sistema comunicativo. L’origine di questo particolare virus risale al XVII secolo quando lo spirito di osservazione di derivazione baconiana stava influenzando il pensiero umano, mettendo in crisi l’immagine tradizionale del mondo. Il picco d’infezione si verificò durante la fine del XVIII secolo, nel momento in cui l’innovazione tecnologica costituiva il principio fondamentale di una delle idee-forza dell’Illuminismo: il progresso. Da quel momento l’epidemia ha subito delle modificazioni, aumentando la virulenza, diffondendosi in modo capillare e costante, trasformandosi in pandemia-endemica divenuta cronica. La vittoria dell’immagine sulla parola è schiacciante, il vedere sovrasta il parlare, e così l’uomo si trasforma da Homo sapiens a Homo videns, come afferma Giovanni Sartori. Colpa della televisione e delle invenzioni tecnologiche mediante le quali si tende a usare le immagini in modo massiccio e violento, tanto che in ogni epoca siamo sottoposti a veri e propri shock visivi. Tuttavia il trauma iniziale col passare del tempo si trasforma in abitudine e lo sguardo è pronto per essere condotto verso nuovi modelli che non saturano il nostro desiderio di guardare ma, al contrario, lo alimentano. Il dispositivo ottico che mutò radicalmente il sistema di osservazione, contribuendo inoltre a sviluppare l’industria d’intrattenimento, fu il Panorama. Questa “creatura” non solo modificò con tratto determinante il modo di guardare, ma fu un modello paradigmatico per un’altra ben più inquietante struttura, il terribile apparato disciplinare chiamato Panopticon.

Vere e proprie “macchine del visibile”, condivisero sia la forma architettonica, sia gli obiettivi concettuali. Il primo ha cercato di educare l’occhio istruendo lo sguardo, mentre il secondo, attraverso lo “sguardo normalizzante”[1], educava i soggetti deviati incoraggiando un voyeurismo talvolta morboso.

Quali problematiche hanno introdotto nel procedimento metodologico visivo?

Quali sono le conseguenze giunte fino a noi?

Nei prossimi post:

  • Camera con vista: storia ed evoluzione del Panorama
  • La città in bottiglia
  • Il potere dello sguardo
  • Il signor Peeping Tom
  • Dal Panorama al Selfie

[1] Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1993, pag. 218

Jules-Arsène Garnier (1847 - 1889) Veduta dalla piattaforma con spettatori e un dettaglio del Panorama di Costantinopoli. Esibito a Copenhagen nel 1882.
Jules-Arsène Garnier (1847 – 1889) Veduta dalla piattaforma con spettatori e un dettaglio del Panorama di Costantinopoli. Esibito a Copenhagen nel 1882.
Panopticon - Carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham
Panopticon – Carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham
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