Mi sento un marziano.

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di Giuseppe Campagnoli Giuseppe-Campagnoli

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Non mi sembro proprio un italiano e mi sento un marziano quando…

Rispetto il mio turno nelle file.
Viaggio nella corsia di marcia in autostrada.
Mi documento e leggo le spiegazioni ai musei e alle mostre.
Spengo il telefonino negli ambiti pubblici.
Rispetto il codice della strada.
Rispetto tutte le leggi finchè non contrastino palesemente l’etica e i diritti umani.
Detesto l’ignoranza intenzionale e la stupidità consapevole.
Detesto chi insulta, denigra e deride il prossimo gratuitamente.
Detesto chi vuole imporre subdolamente anche attraverso giornali, tv e internet modelli di vita ed etica convenzionali.
Detesto pagare indirettamente (pubblicità) o direttamente (canone) trasmissioni televisive partigiane e confessionali.
Pago i miei tributi a Cesare perchè Cesare rappresenta la collettività.
Non cerco esenzioni, favori e privilegi che non mi spettino per merito o status sociale.
Considero l’istruzione, la salute, la casa e l’alimentazione come beni primari che non possono essere oggetto di lucro o speculazione.
Credo che ad ognuno spetti per il suo lavoro un compenso adeguato a capacità e meriti e comunque non eccedente un tenore di vita dignitoso perchè altrimenti sarebbe un furto.
Non credo che i politici e i pubblici funzionari siano tutti uguali.
Credo che il lavoro debba contribuire sempre a migliorare la società e non solo le proprie condizioni di vita.

Giuseppe Campagnoli

 

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1 thoughts on “Mi sento un marziano.”

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