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Laici, agnostici, atei…tempi duri per il libero pensiero!

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ReseArt  ha sempre detto, scritto e disegnato ciò che pensa della natura, della filosofia, delle religioni e delle superstizioni. Ha sempre liberamente accolto il pensiero di tutti e offerto uno spazio per scrivere delle arti del mondo. Le religioni e le varie credenze o consorterie, politiche o mistiche che siano, si combattono e si abbracciano alternativamente, in modo palese o sottotraccia, anche quali strumenti di altri poteri ben più prosaici (economia, politica, mercato globale) per garantire lo status quo delle disuguaglianze nel mondo spesso fingendo di combatterle con la beneficienza, l’elemosina o la carità, a seconda delle latitudini. La guerra contro il pensiero libero è sbarcata anche sui social e le società più retrive (ahimè spesso collocate nei paesi più poveri del mondo) fanno di tutto per combatterla anche con i mezzi più feroci o più subdoli, utilizzando il terrorismo fisico o quello virtuale  del web con mezzi che violano frequentemente i più elementari diritti dell’uomo. ReseArt abbraccia  la petizione lanciata su Change Org in questi giorni e ne fa anche una sua bandiera di libertà.

Chi volesse informarsi ed eventualmente aderire può recarsi su: https://www.change.org/p/mark-zuckerberg-stop-deleting-arab-atheists-and-seculars-groups-and-pages

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Giuseppe Campagnoli

Le religioni,le parole, l’interpretazione, il dominio che si giova dell’ignoranza.

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Giordano Bruno non sarebbe piaciuto a Daech ai sionisti, agli emiri, agli ulema e agli imam
 così come non piacque alla Chiesa Cristiana.

Ancora una  riflessione che mi fa eco sulle religioni e sulla loro benefica o nefasta influenza nella storia dei popoli. I pensieri sono indotti vieppiù dalle tragedie dell’Europa, del Medio Oriente e del Mondo in nome delle religioni, delle superstizioni e di talune ideologie, non ultima quella del mercato. Il linguaggio dei testi che riportano la voce e le narrazioni di uomini che sostengono (senza prova alcuna) di aver ricevuto messaggi da una divinità o da chi parlasse in suo nome (!!) e rivolte ad altri uomini è importantissimo e spesso non occorre interpretare nulla per quanto è chiaro, senza ricorrere alle metafore. Le frasi composte da soggetto, predicato e complemento che si ripetono come mantra, giaculatorie, cantici, sure o rosari non si prestano a dubbi. Basta leggere e capire la lingua. La lettura dei testi è fondamentale e l’invito ad approfondire commentari chiose  o la scusa di una interpretazione autentica, nascondono spesso profonde ambiguità di comunicazione, ipocrisia e mala fede. Se i testi si dice fossero stati scritti per il popolo  giocoforza dovrebbero essere più che chiari ed immediati. Piuttosto occorre collocare la lingua nei tempi in cui ha avuto origine e in quelli in cui è stata revisionata o trasformata per adattarla ai mutamenti dell’umanità. La questione è solo nella lingua e nei costumi che si evolvono, seppure non dovunque e per chiunque.

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Continua la lettura di Le religioni,le parole, l’interpretazione, il dominio che si giova dell’ignoranza.

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