Archivi categoria: istruzione

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Riforme scolastiche.

Per chi crede di fare riforme scolastiche e fa solo propaganda, interventi palliativi o addirittura azioni demolitorie  da decenni (da Berlinguer a Moratti passando per Gelmini, Fioroni e Giannini) e anche per chi non vorrebbe alcun cambiamento ricordo che frequentando tempo fa quasi mensilmente le sale del Ministero dove rabbrividendo osservai quali personaggi occuparono storicamente quella poltrona mi preme riproporre una riflessione proprio oggi che il Parlamento, tra le consuete contestazioni e i soliti gattopardismi, si appresta a votare l’ennesimo atto senza coraggio e senza mezzi.

“Cerchiamo di far tesoro delle buone pratiche in campo di sistemi scolastici in Europa e nel mondo laddove per opionione condivisa le cose funzionano e cittadini, professori e dirigenti sono abbastanza soddisfatti! Sia il governo che chi protesta studino di più e insieme ciò che si fa altrove. L’erba del vicino non è sempre più verde ma molto spesso ci si avvicina! Osserviamo come vengono formati, reclutati e valutati docenti e presidi, osserviamo chi dirige l’apparato scolastico in tutte le sue articolazioni; osserviamo cosa e come si insegna ed apprende. Osserviamo le responsabilità che vengono affidate a chi dirige le scuole. Osserviamo gli stipendi ma anche se il posto di lavoro sia eterno nonostante tutto. Osserviamo soprattutto se vi sia competizione, come funziona il sistema pubblico-privato e via discorrendo. Non reputiamoci sempre i migliori e i più democratici perchè abbiamo un passato storico e culturale ingombrante e crediamo di aver fatto solo noi battaglie culturali e sociali, non sempre efficaci e realmente progressiste. Mentre noi spesso facciamo i sofisti nella nostra “società ristretta” gli altri fanno fatti concreti e spesso di qualità! Mentre, come diceva Leopardi, noi ci perdiamo in chiacchiere, feste, chiese e cortei, altrove educano ed istruiscono tutti i giovani con risultati mediamente buoni. Non perdiamo tempo solo a lodare i nostri cervelli esportati all’estero. Una buona scuola produce talenti e competenze diffusi non solo splendide eccezioni, seppure numerose, rispetto a una regola di mediocre livello.” Risorse adeguate, merito e valutazione veri sono le chiavi indispensabili per una buona scuola! Il resto “solo chiacchiere e distintivo”!

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Giuseppe Campagnoli Giugno 2015

Scuola senza mura.

E’ già uscito su iBook store e iTunes store il volumetto “Oltre le aule” scaricabile gratuitamente da PC o Ipad. La terza puntata sull’edilizia scolastica che si trasforma in architettura scolastica e in architettura della città, conclude la serie di studi per costruire un modo nuovo di concepire e costruire i luoghi della cultura e dell’apprendere. La proposta è nata nel 2007 e si è sviluppata in questi anni fino a giungere ad uno scenario vero e proprio di come si potrebbe attuare, in una città di medie dimensioni, una rete di “locations” per fare scuola e cultura insieme, lavoro, tempo libero e scuola insieme, servizi e cultura insieme. Il filmato introduttivo del libro evoca immagini e idee sulla scuola e sui suoi luoghi specializzati e non. Una grande aula che comprende la città e la campagna, la natura e la storia ma anche il web nella sua valenza conoscitiva ed educativa. In questo contesto si colloca l’invito a partecipare Lunedì 29 Giugno alle ore 18.00 a Pesaro, presso la scuola Perticari, ad un evento di presentazione che, ripercorrendo i luoghi della scuola nel centro storico della città,  lancerà la proposta di una Scuola senza mura. Si spera di raggiungere il numero minimo di partecipanti per poter realizzare l’evento. Sarebbe un segno di una accresciuta sensibilità verso i veri problemi di quella che oggi malamente si chiama “edilizia scolastica”.

Oltre l’edilizia scolastica

Oltre le aule.

Come  superare l’edilizia scolastica

Oltre le aule

Un pamphlet sull’architettura per la scuola in linea gratuitamente su i Tunes store e su iBook store. Un libretto in cui si descrivono le ipotetiche modalità di attuazione dei principi della scuola diffusa attraverso una architettura per la cultura e l’istruzione diversa, basata sulle buone pratiche della storia e sulle innovazioni per il futuro. Il sequel de “L’architettura della scuola” e di “Questioni di stile” Giuseppe Campagnoli Giugno 2015

“Nei miei precedenti saggi e articoli sull’argomento mi sono addentrato progressivamente e pericolosamente sulla via della negazione di un’ architettura scolastica specializzata, perché foriera di gerarchie e di rigidezze anche pedagogiche oltre che sociali. I pamphlets “L’architettura della scuola” , “Questione di stile” e i vari interventi su riviste e quotidiani intendevano costruire una nuova idea di scuola in una nuova idea di architettura. Ora è il momento di dimostrare come e dove assumendo uno scenario plausibile.Si deve considerare che la scuola possa essere l’intero territorio della città e del suo intorno in duplice accezione orizzontale e verticale (cioè per tutti i gradi e tutte le tipologie di apprendimento). Si deve sognare che la scuola sia ogni giorno una teoria di luoghi da scoprire per imparare.

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