Buonasera.La colpa è del prof. della famiglia, dello studente, della scuola, della società?

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Buonasera Mr. Gramellini! Tutti sono stati educati da tutti, la culpa est in educando ed in istruendo insieme.La Costituzioni, l’etica e la natura parlano chiaro. In Italia, in particolare, le riforme scolastiche e le trasformazioni della società che emula quelle dei mercati più avanzati e del consumo hanno generato quello cui noi assistiamo e che il nostro Massimo del Buongiorno su La Stampa candidamente e ironicamente censura come questione di costume come se liberismo, liberalismo e libero mercato non c’entrino nulla. Una perfida commistione tra libertinaggio educativo di sinistra e di destra (per scopi opposti) ci ha portati al disastro dei social media, della violenza, del bullismo, del mobbing, dello stalking (guarda caso tutti termini anglosassoni!). Il buco nero della scuola italiana, per ammissione di illuminati addetti ai lavori già da tempo sono state le riforme simil “democratiche” degli anni sessanta. La scuola orizzontale, la scuola media unica, (tre anni di ricreazione diceva un mio amico provveditore negli anni ’90) i Decreti Delegati, il modulo delle elementari, Berlinguer ingenuo, la Moratti aziendale, la Gelmini sulla scia della Moratti e la  Buona Scuola sulla scia di tutte e due, in una sorta di centrismo educativo sociale tendente a destra. Ecco perché si raccontano episodi di bullismo e violenza in classe, prepotenze di famiglie e alunni nei confronti di docenti.

Questi sono stati resi “pezze da piedi” senza più alcuna autorevolezza e dignità da un sistema che li ha delegittimati e svalutati con sistemi di reclutamento ridicoli, una preparazione inadeguata, stipendi la metà della metà di quelli europei, l’assenza di attendibile e giusta valutazione, limiti di mezzi e strumenti, luoghi per apprendere che sembrano caserme o centri commerciali a seconda se siano edifici storici o moderni, ma mai vere scuole. I luoghi non sono indifferenti ai comportamenti, gli ambienti familiari altrettanto. Non è una caso che in Italia si attesti oggi una percentuale altissima di analfabeti funzionali che comprendono famiglie e studenti, laureati, professionisti, operai e contadini. Un disastro. L’istruzione  contiene parte dell’educazione ma non la esaurisce affatto.La prima si fa in famiglia e nell’ambiente in cui vive. I nostri governanti e i nostri politici (tutti) rispecchiano l’indole italica così come i nostri figli rispecchiano la nostra indole e la nostra cultura, salvo rarissime eccezioni di figlioli prodighi, che poi, a ben vedere, spesso ritornano. E i giornalisti girano nell’aria ricordando che “el condor pasa” quando ci sono resti da consumare.

Giuseppe Campagnoli 5 Novembre 2015

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