EDUCAZIONE CONFUSA

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di Giuseppe Campagnoli

L’educazione diffusa sempre di più viene singolarmente associata, oltre che ad alcuni esperimenti di “scuola diffusa” pubblici che non hanno alcuna affinità con la nostra idea di educazione, anche a teorie ed esperienze del tipo outdoor, homeschooling, sedicenti libertarie o alternative, in maggior parte, guarda caso, private. In particolare preoccupa l’accostamento anche strumentale, pur se spesso occasionale o marginale, ad alcune “pedagogie” familiari inventate in extremis per dissensi più o meno condivisibili e a volte perfino un po’ isterici relativamente ai tempi che stiamo vivendo.

A causa di un sistema ormai obsoleto e pericoloso gestito oltretutto nella più grande confusione e incompetenza in tempi di emergenza per la salute comune, si sta verificando una fuga indiscriminata e confusa verso forme assai discutibili e dannose di “scuole faidate”. L’idea stessa dell’educazione diffusa e gli scritti che ne declinano gli aspetti attuativi, non mi pare abbiano nulla a che vedere, neppure per sbaglio, con alcune teorie e pratiche che definisco decisamente liberiste e che pare si stiano affermando per approfittare, come ai tempi delle pesti manzoniane, delle folle confuse e provocate dai loro tribuni agitatori, in genere pro domo sua.

Nel rispetto della libera ma responsabile espressione di tutti è comunque necessario e doveroso a mio parere prendere le distanze da certi accostamenti e apparentamenti così come da ogni forma di generalizzazione tendente ad accomunare l’ idea di educazione diffusa ad un universo che non le è per nulla affine e in molti casi pure decisamente opposto al pari di come lo è anche la scuola pubblica di oggi sostanzialmente eguale in ogni parte del mondo globalizzato salvo rarissime eccezioni.

Come già detto più volte l’educazione diffusa è altra cosa dalla scuola come viene intesa comunemente perché auspica per il futuro una educazione pubblica radicalmente diversa in una accezione di società educante. Si intendono infatti superare parimenti le visoni contrapposte stataliste e privatiste, o incidentalmente opportuniste, in direzione di un nuovo senso pubblico e collettivo che oltrepassa d’un colpo solo quella reclusoria, gerarchica e normativa delle istituzioni e quella privata, decisamente liberista e poco laica delle sette educative spesso anche pericolosamente misticheggianti e dogmatiche.

Mi pare di aver ben chiarito la posizione in merito che d’altra parte si poteva già evincere da tanti interventi su riviste, seminari e incontri di questi anni. Sed repetita iuvant,spero.

Nella pratica non è quindi un caso che abbiamo messo in campo l‘idea di una formazione ad hoc per sperimentare l’educazione diffusa nella scuola pubblica e guidare chi fosse veramente interessato a mettere le basi per costruire una intera società educante in un percorso comune, lungo, difficile ma promettente. I contesti privilegiati dovrebbero essere, come abbiamo sempre ripetuto, le scuole coraggiose, le amministrazioni coraggiose, i quartieri, le associazioni di iniziativa sociale. Non certo il precettorato in salsa domestica che scambia la libertà con l’egoismo spesso corporativo. Qualche seme c’è già in giro con esperienze anche virtuose da condividere e diffondere, come si dice, per fare rete avendo gli stessi scopi e uguali o affini principi. I riferimenti si moltiplicano ed una guida essenziale bibliografica recente e specifica potrebbe essere utile a chiarire dubbi ed incertezze e tracciare i percorsi utili al radicale cambiamento che auspichiamo. Lire, dunque, avant d’élire.

AAVV, Il Manifesto della educazione diffusa, in “Comune-info”, Roma 2018, url: https://comune-info.net/manifesto-educazione-diffusa/

AA.VV, L’educazione è fuori. EUM Univerità di Macerata

Campagnoli G., L’architettura della scuola, Franco Angeli, Milano 2007.

Coluccelli S., Montessori incontra…, Edizioni Erickson, Trento 2018.

Moreau D., Dossier sur l’éducation diffuse, in “Le Telemaque, n. 49, 2016.

Mottana P., Campagnoli G., Educazione diffusa istruzioni per l’uso, Terra Nuova, Firenze 2020.

Mottana P., Campagnoli G., La città educante. Manifesto dell’educazione diffusa. Come oltre passare la scuola, Asterios, Trieste 2017.

Mottana P., Cattivi maestri. La controeducazione di Schérer, Vaneigem, Bey,Castelvecchi, Roma 2015.

Mottana P. Piccolo Manuale di Controeducazione

Ward C., L’educazione incidentale, Eleuthera, Milano 2018.

G.Campagnoli, L’education diffuse et al ville éducatrice. N°60 in uscita su Le Télémaque Unicaen. Arte ed educazione.

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