Qui sotto il PDF del Manifesto della educazione diffusa con tutte le adesioni ed i commenti dal 31 Luglio 2018 ad oggi. Attività si stanno avviando in varie parti d’Italia.
Manifesto dell’educazione diffusa – Comune-info
Più di duecentocinquanta adesioni dalla fine di Luglio ai primi di Ottobre per il Manifesto della educazione diffusa pubblicato ufficialmente per la sottoscrizione su Comune-info.

Abbiamo raccolto qui, senza ulteriori chiose, una selezione dei commenti più pertinenti, incoraggianti e originali:
“Aderisco con piacere al manifesto. Spero di poter contribuire a dare effettivo seguito e visibilità alle sue azioni e alla sua ispirazione, che condivido pienamente.”
“Buon pomeriggio, sono Laura Roberti, psicologa dell’età evolutiva, lavoro a Roma, come libera professionista, con adolescenti affetti da disturbi dell’ apprendimento. Mi incontro e scontro spesso con la scuola, i suoi limiti, i professori, con le loro grandi capacità e le loro difficoltà. Sono una grande sostenitrice e seguace della pedagogia di Makiguchi e quindi dell’ educazione creatrice di felicità e valore. Aderisco al manifesto dell’educazione diffusa, di cui abbiamo tutti infinito bisogno, e mi rendo disponibile a collaborare con chiunque sia interessato a creare reti, progetti e sogni da realizzare insieme.”
“E’ importantissimo ragionare e agire in un’ottica di pedagogia sociale, popolare e comunitaria…”
“Aderisco volentieri, ricordando quel che disse Luciano Bianciardi sulla scuola. La scuola non deve essere costrizione e punizione. E tutti devono imparare da tutti.”
“Aderisco al manifesto e condivido. Bravi. Siamo in linea.”
“Aderisco consapevole che è un atto necessario per ridare un senso alla scuola che altrimenti si sta perdendo.”
“Condivido pensieri, parole e azioni del Manifesto che con fatica (a volte sovraumana)
ho avuto modo di sperimentare quotidianamente in classe, insegnando storia dell’arte e l’inscindibilità del rapporto Arte/Vita. Dieci e più anni di queste sperimentazioni didattiche sono state raccontate in un libro che ho curato: “Il Liceo Artistico nel IX Municipio 1999-2012. Laboratorio Culturale Permanente Integrato al Territorio”. Restano da raccontare gli anni seguenti, svolti in un altro Liceo Artistico e caratterizzati da processi di inclusione della neurodiversità e di valorizzazione della cultura e dell’arte della migrazione a scuola, di conoscenza dell’arte, tutela del territorio e solidarietà con Amatrice, colpita dal sisma del 24 agosto 2016.
Aderisco con convinzione al “Manifesto” sperando di essere all’altezza di un progetto vitale e necessario come quello che proponete, con la speranza di essere finalmente parte di una ‘rete’ in grado di connettere le tante sperimentazioni presenti in molte scuole italiane, seppure poco conosciute e spesso isolate.”
“Sosteniamoci per costruire un altro futuro attraverso un’altra educazione.
Provo ad insegnare matematica e fisica nelle scuole superiori e lavoro su progetti di orto sinergico integrati con esperienze di agromatematica e agroscienze nelle scuole primarie. sto da anni sperimentando nuove forme di scambio educativo diffuse. Il mondo lì fuori ci aspetta,.”
“Condivido appieno il contenuto del manifesto.Ho fatto per vent’anni l’insegnate cercando di fare quanto suggerito dal manifesto . Negli anni ’70 c’era la possibilità di perseguire una parte degli intenti descritti nel manifesto ma con gli anni 80 gli spazi di interazione si chiusero completamente e fu allora che lasciai l’insegnamento. Insegnare significa e-ducare non ammaestrare . Complimenti e auguri di buona realizzazione”
“Finalmente un’idea di scuola aperta , attiva, che si immerge nella società, nel tessuto urbanistico e si attiva per educare e formare i nuovi futuri cittadini attraverso esperienze concrete.”
“Finalmente intelligenze, corpi, cultura, creativitá e responsabilitá sociale al potere..verso una societá migliore per tutti. Si puó, si deve.”
“I bambini, i giovani, oggi più che mai, devono essere messi in primissimo piano se non vogliamo “morire vecchi!”.
É bene rinnovarsi ogni giorno per non “invecchiare” nello scorrere del tempo, per non “retrocedere” nei nostri ideali, nelle nostre speranze, per non “arrendersi” al pessimismo.
La Societas é: un insieme di collaborazioni per “il vivere bene”.
Vivere é un bene per l’oggi, per il domani e per ” il sempre”, é una gioia un vitale fluire calmo e felice di nostre opere per il “bene comune”.
Noi ” bambini senior” dobbiamo raccontare ai bambini di oggi e contemporaneamente apprendere da loro, l’essenza della vita, per non uccidere il FUTURO!.”
“Condivido il manifesto in quanto l’educazione all’interno della scuola assume modelli di riferimento di una classe sociale di élite e
si propongono contenuti,metodi,valutazioni non corrispondenti al tessuto sociale degli alunni,inoltre la scuola,nonostante le riforme si pone ancora come unica agenzia educativa del territorio .
Bisogna iniziare una rivoluzione culturale che parte da tutti noi cittadini.”
“Per un cambiamento concreto nella società attuale è importante ripensare l’educazione.
Aderisco a questo manifesto perchè credo che con buone intenzioni si possa andare oltre e creare attraverso l’esperienza e la condivisione nuove basi per la crescita comunitaria.
L’educazione non può e non deve essere serva di interessi economici…non può avere come fine ultimo “un posto di lavoro”.
L’attuale modello scolastico è obsoleto e autoritario, è importante superare la valutazione, il giudizio, la separazione, l’educazione all’individualizzazione e alla competizione.”
“Aderisco come insegnante di musica nella convinzione che i bambini e gli adolescenti debbano incontrare la musica soprattutto nei luoghi della città dove l’ arte si esprime a grandi livelli e dove il linguaggio musicale diviene possibilità di una comunicazione senza barriere.”
“Aderisco al progetto perché credo nel manifesto che promuove. Sono una docente di
secondaria di secondo grado e per esperienza acquisita posso testimoniare quanto possano rivelarsi produttive ‘Comunità educanti’ disseminate nei territori urbani come ‘Ambienti di Apprendimento’ alternativi e paralleli a quelli della scuola, formalmente riconosciuta. Sono convinta che costituendo modelli educativi, molteplici e diversificati, sarà possibile far sì che ognuno, in fase evolutiva e post evolutiva, possa riconoscersi e costruire la propria identità. Attraverso la realizzazione di questo progetto, intravedo la possibilità di vedere finalmente aprirsi uno spiraglio alla solidarietà e all’integrazione, tanto attese.”
“Sfruttare gli spazi, spesso involontariamente lasciati più aperti di quanto si creda da alcune (poche) norme sull’autonomia scolastica e sulla sperimentazione è utile per cominciare a ribaltare da dentro il paradigma scolastico attuale. Certi spazi di manovra spesso non sono stati utilizzati per paura o conformismo mentre costituirebbero la chiave per una specie di “civile disobbedienza” che potrebbe essere l’incipit per ribaltare l’obbedienza istituzionale. Quando ero preside, qualche volta l’ho fatto, magari rischiando di persona ma ne è valsa la pena.”
“Aderisco al manifesto da mamma di tre adolescenti che,giorno dopo giorno, ha visto prendere le distanze dalla scuola fino all’abbandono del loro percorso formativo nonostante l’ottimo risultato in alcune discipline. Sulla base del mio vissuto personale mi rendo conto che il sistema scolastico immutato nel tempo non risponda più alle esigenze della società che nel frattempo si è evoluta e auspico che finalmente si possa arrivare ad una vera ‘rivoluzione’ adottando i principi e l’organizzazione di una Scuola Diffusa, nel più breve tempo possibile e su scala nazionale.”
Giuseppe Campagnoli 2 Novembre 2018
Un commento su “Diffondiamo il Manifesto della scuola senza mura.”